Nasce "Cosa non è diritto"

Dove iniziano e finiscono i nostri diritti? Dove sta il confine tra diritto personale e dovere verso il prossimo? Questi interrogativi hanno guidato Anffas Palermo nell’ideazione di una nuova rubrica dal titolo “Cosa non è diritto”.

Per 7 settimane abbiamo ragionato sui diritti di ognuno di noi, pensando a quelli più scontati e, proprio per questo, meno pretesi; adesso è il momento di capire, tutti insieme, cosa pensiamo sia diritto senza che lo sia realmente e che esigiamo come tale, bloccando l’esigibilità dei veri diritti.

A volte ciò che non è diritto deve diventarlo, a volte dobbiamo farci ispirare dalle lotte del passato per combattere con più forza di prima; altre volte dobbiamo accettare che alcuni non diritti devono restare tali, che non dobbiamo lottare per essi ma bensì dobbiamo lottare per non far nascondere nessuno dietro a un dito. Giustificarsi è il primo non diritto che deve restare tale, perché ogni nostra giustificazione lede il diritto di un altro: ci giustifichiamo per i ritardi non permettendo all’altro di mantenere la sua puntualità, ci giustifichiamo per fondi assenti non permettendo all’altro di avere quanto gli spetta, ci giustifichiamo per espressioni che feriscono pretendendo che l’altro ci scusi e metta da parte il proprio disappunto…

Impariamo a non pensare l’egoismo, l’individualismo e l’indifferenza come forme di autoaffermazione e a vederle per ciò che sono: forme di prevaricazione sull’altro che impediscono di vedere soddisfatti i propri diritti e che, inevitabilmente, a ruota, ci tornano indietro come blocchi per la nostra vera autodeterminazione.

Diritti e non diritti devono convivere in un equilibrio fin troppo fragile, che permetta a tutti di avere quanto dovuto senza togliere all’altro.