LA CASA DEGLI AUTORAPPRESENTANTI... LE PAROLE DELL'ABITARE

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Mercoledì 14 dicembre 2022 si è svolto il convegno dal titolo "La casa degli autorappresentanti...le parole dell’abitare". L'evento, in collaborazione con Anffas Nazionale e il Consorzio La Rosa Blu, si è tenuto presso il Casale san Lorenzo (PA) in modalità mista (presenza e da remoto). Partendo dalla restituzione di questa prima annualità del progetto "Durante e Dopo di Noi" (finanziato anche attraverso l'apposito fondo istituito dalla l.n. 112/2016), l'evento è stato una preziosissima occasione per poter fare un focus sullo stato dell'arte della legge 112/2016, ma più in generale per riflettere insieme e confrontarci sul tema dell'abitare. Nonostante la varietà degli interventi ascoltati, si è riscontrato un unico filo conduttore: la necessità di autonomia delle persone con disabilità, non più come un sogno, ma come una concreta possibilità. A tal proposito, "La casa degli Autorappresentanti" rappresenta un importante spazio di socialità e condivisione, in cui è possibile imparare a svolgere tutte quelle attività quotidiane che consentono di proiettare il proprio futuro in una nuova direzione di autonomia e indipendenza, in cui la voce delle persone con disabilità sia posta realmente al centro delle loro vite.
I lavori si sono aperti con i saluti istituzionali dell’Assessore alla cittadinanza solidale del Comune di Palermo Rosalia Pennino che ha identificato la società del futuro come un luogo di bellezza, intesa nella sua più ampia accezione, in cui porre al primo posto l'inclusione e il benessere di ogni cittadino.
Antonio Costanza, Presidente di Anffas Palermo, e Rossella Miorin, Coordinatrice dei servizi di Anffas Palermo, hanno successivamente presentato il progetto della Casa degli Autorappresentanti, raccontandola non come un luogo in cui viverci dentro ma da abitare. Una casa che diviene anche palestra di vita, in cui ci si allena sia per riconoscersi e scoprirsi che per riconoscere l'Altro, in un assetto di continua sperimentazione, rispettando però le modalità e i tempi di ricerca-scoperta di ogni autorappresentante.
In relazione alla visione di un unico Noi e del senso di condivisione (substrato portante della casa degli autorappresentanti), è stato illuminante l'intervento del Professore Mario Mozzanica, docente universitario ed esperto di problematiche sociosanitarie. Il professore, infatti, ha esposto come sia necessario per la società contemporanea eseguire un cambio di paradigma, passando dalla difesa dal dono dell'altro (immunità) alla difesa del dono dell'altro (comunità). Liberandoci, in tal modo, dal desiderio egoistico e divenendo noi stessi parte del cambiamento della nostra società.
Il presidente della fondazione nazionale "Dopo di Noi", Emilio Rota, ha ribadito l'importanza delle esperienze e dei diversi spunti di riflessione esposti, puntualizzando quanto sia fondamentale costruire un buon "Dopo di Noi" e "Durante Noi", accendendo la luce sulle tante realtà similari che negli ultimi anni si stanno sviluppando. A tal proposito sono state arricchenti le testimonianze esposte dalle autorappresentanti di Anffas Ragusa, che hanno descritto la loro esperienza abitativa come un sogno ed una speranza. La speranza di poter raggiungere un futuro di autonomia, in cui i propri diritti e le proprie necessita siano ascoltate e accolte. Un punto di vista differente, ma egualmente interessante, è stato portato con sè dalla Presidentessa di Anffas Catania, che ha mostrato la testimonianza di un fratello mediante un video dal titolo “La voce di Giovanni”. Proponendo, in tal modo, una visione più ampia del progetto “Dopo di Noi”, in cui divengono beneficiari anche i caregiver, che non sempre riescono ad ottenere un adeguato supporto nell’assistere e nell’andare incontro a tutte le necessità dei propri cari.
Un altro concetto importante, invece, è stato portato alla luce da Giuseppe Giardina, Presidente regionale di Anffas Sicilia. Il Presidente, infatti, ha parlato di libertà, affermando che: <<I nostri ragazzi devono essere liberi. Liberi di scegliere, di uscire e stare con i loro amici per poter fare attività diverse e avere la vita che più desiderano>>. Ma la libertà di scelta, in una società ampia come la nostra, ha la necessità di essere tutelata mediante delle apposite leggi. A tal proposito, Alessia Maria Gatto, consulente legale di Anffas Nazionale, ha esposto la corretta applicazione della l.n. 112/2016, focalizzandosi sulle parole utilizzate in tale legge e consentendo a tutti i presenti di potersi approcciare ad aspetti legali in modo chiaro, semplice e diretto.
Alessandro Parisi, referente Nazionale di Anffas Giovani, ha esposto un altro aspetto fondamentale per la costruzione di una società inclusiva, ovvero la necessità di avere dei servizi che non siano degli statici erogatori di attività a favore dei cittadini, ma dei veri e propri motori sociali che permettano di costruire delle reali opportunità per i giovani, le famiglie e le istituzioni.
L’importanza del progetto “Dopo di Noi” è stata raccontata anche da Giulio Tulumello e Francesco Barone, autorappresentanti di Anffas Palermo. Quest’ultimi hanno descritto la casa degli autorappresentanti sia come un luogo d'apprendimento, in cui potersi mettere alla prova ed imparare i diversi aspetti dell’abitare, che come uno spazio di socialità nel quale stringere nuovi legami e relazioni.
Gabriella D’Acquisto, mamma e associata di Anffas Palermo, ha raccontato di come la casa degli autorappresentanti sia un’esperienza importante per il proprio figlio e di quanto questa abbia fatto la differenza nel corso di questi mesi. Emozionante anche il contributo di Nina Portella, mamma di Enrico (autorappresentante di Anffas Palermo), che ha ripercorso e condiviso passo dopo passo l'esperienza della sua famiglia e del figlio vissuta alla casa degli autorappresentanti, raccontando il fondamentale arricchimento che questo progetto ha dato alla vita di Enrico.
I lavori si sono conclusi con l’intervento di Roberto Speziale, Presidente di Anffas Nazionale, che ha esposto una riflessione riguardante l’intero percorso che si sta percorrendo insieme, ridefinendo ancora una volta l’obbiettivo che Anffas stessa si è proposta di raggiungere: vedere tutti gli autorappresentanti e le loro famiglie supportati da una rete di servizi che gli permettano di vivere una vita degna di essere vissuta.



Comunicato stampa a cura dell’area comunicazione di Anffas Palermo

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